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travel guides

NAMIBIA 2023

Aggiornamento: 25 set

12 giorni “On the Road” tra i paesaggi più belli della Namibia

​​​​​​​Mai sentito parlare di Mal d’Africa, beh posso dirvi che sono tornata da poco e sì, sento quella nostalgia di quei paesaggi così puri, silenziosi, affascinanti, quei paesaggi che ti trasmettono pace e tranquillità. Dai deserti dai mille colori, ai safari di ogni specie animale, a chilometri e chilometri di paesaggi incontaminati, abbiamo scoperto questa magnifica terra: NAMIBIA rimarrai per sempre nei nostri cuori. Un’avventura dove la natura è la vera protagonista del viaggio e tu sei solo un timido spettatore, senza parole, di fronte a tanta bellezza!



Day 1. Windhoek|Kalahari Desert|240km (asfalto)|3 h

Sistemazione: Kalahari Farmhouse Camping

La nostra avventura è iniziata a Windhoek, dove abbiamo ritirato il nostro mitico mezzo: una Toyota 4x4 con due tende sul tetto, pronte per diventare la nostra casa su ruote. Dopo una sosta per fare scorta di cibo in città, siamo partiti diretti verso il nostro primo camping nel deserto del Kalahari.

La nostra base per la notte è il Kalahari Farmhouse Camping, un posto davvero carino e accogliente. Qui abbiamo assaggiato per la prima volta la carne di Springbok (un’antilope): buonissima, morbida e super saporita. Una prima giornata semplice ma emozionante, perfetta per entrare nel mood di questo viaggio incredibile!




Day 2/3. Sossusvlei|Dead Vlei|Deserto del Namib - 340km (170 asfalto/170 sterrato)|6 h

Sistemazione: Sesriem Campsite (all’interno del parco)

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DAY 2

Sveglia prestissimo per il nostro primo safari nel deserto del Kalahari. Questo luogo è puro incanto: un deserto rosso, ricco di vegetazione, perfetto per chi ama la quiete, la solitudine e il silenzio. Durante il safari abbiamo avvistato i nostri primi animali: springbok, giraffe, zebre, gnu… un’esperienza unica!

Dopo una super colazione all’alba in mezzo al deserto, circondati da questo paesaggio magico, siamo rientrati al camping e siamo ripartiti in direzione Sesriem.

 

Una volta arrivati, non abbiamo perso tempo: ci siamo diretti alla Duna di Elim, la più vicina all’ingresso del parco, per goderci il tramonto. Davanti a noi c’era solo immensità e pura bellezza della natura: un panorama che ti lascia senza fiato e ti fa sentire piccolo di fronte alla grandezza di questi luoghi.



DAY 3 ​

Sveglia presto anche oggi, direzione Sossusvlei e Dead Vlei per l’alba sulle dune più famose della Namibia. Dall’ingresso del parco ci sono circa 60 km da percorrere, quindi è importante partire presto.

 

Consiglio: andate direttamente al parcheggio di Sossusvlei e salite sulla prima duna che trovate sulla sinistra. È il punto perfetto per vedere i primi raggi di sole tingere di rosso infuocato il deserto intorno a voi… davvero spettacolare!

 

Dopo l’alba, ci siamo avventurati a piedi tra le dune, diretti alla cima di una delle più alte al mondo: Big Daddy. La camminata dura circa 1:30, ma ne vale la pena. Una volta in cima, arriva la parte più divertente: la corsa in discesa lungo tutta la duna, che ci ha portato dritti nella famosa spianata bianca di Dead Vlei. Questo luogo è surreale, con i tronchi anneriti di acacie morte da secoli, il bianco del fango secco e il contrasto pazzesco con la sabbia arancione e il cielo blu intenso.

Al ritorno, godetevi il panorama: sarete circondati da un anfiteatro di dune color albicocca. Tra queste, spicca la Duna 45, la più famosa e fotografata, situata al 45° km del parco.

 

Prima del tramonto, siamo andati a visitare il Sesriem Canyon, un piccolo ma affascinante canyon scavato dall’acqua nel corso dei secoli.

La giornata si è conclusa al camping con un bel barbecue e una birra fresca, mentre il sole calava sulle dune all’orizzonte. Ero stravolti, ma emozionati per tutto ciò che avevamo vissuto!

What to do:

  • Partite presto per godervi l’alba (60 km di guida e una camminata fino alla cima della duna).

  • Portate molta acqua: camminerete tanto sotto il sole cocente e ne avrete bisogno, soprattutto se decidete di salire su Big Daddy!




Day 4-5|Swakopmund|Walvis Bay|350km (320 km sterrato e 30 km asfalto)|6 h

Sistemazione: Amampuri Travellers Lodge

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DAY 4

Sveglia presto per una lunga giornata di viaggio… o almeno così pensavamo! Doveva essere un trasferimento tranquillo attraverso i mille paesaggi della Namibia, ma Franci ci ha sorpreso con un’esperienza incredibile: un volo panoramico su un piccolo aereo sopra il deserto del Namib.

Sorvolare il parco di Sossusvlei è stata senza dubbio la cosa più bella del viaggio. Dall’alto, le dune rosse sembravano infinite, per poi trasformarsi in dune bianche che si tuffano direttamente nell’oceano Atlantico. Uno spettacolo della natura che ci ha lasciato senza fiato!

Dopo questa emozione unica, siamo ripartiti in direzione Swakopmund. Il viaggio in macchina è stato lungo, ma mai noioso: ogni chilometro regalava paesaggi diversi e spettacolari. Lungo il tragitto abbiamo fatto una sosta alla Valle della Luna, una zona surreale di gole e canyon scolpiti da millenni di piogge e torrenti effimeri.

Dopo circa 350 km siamo arrivati a Swakopmund, una cittadina turistica sull’oceano che ci ha accolti con un’atmosfera decisamente diversa: freddo, umido e nuvole basse che sembravano quasi appartenere a un altro mondo. La serata si è conclusa con una cena speciale a base di aragosta, prima di crollare nel letto, ancora pieni di emozioni per questa giornata pazzesca!


DAY 5

La giornata è iniziata con una gita in barca a Walvis Bay, alla ricerca di otarie, delfini e fenicotteri. L’esperienza è stata davvero divertente, con le otarie che si avvicinavano curiose e si esibivano per guadagnarsi qualche pesciolino. Il pranzo a bordo è stato un piccolo lusso: ostriche freschissime e champagne, circondati dal mare e dagli animali che ci facevano compagnia.

Nel pomeriggio ci aspettava una delle esperienze più incredibili: l’escursione in 4x4 a Sandwich Harbour, dove le immense dune bianche del deserto del Namib si tuffano nell’oceano. Salire e scendere con il fuoristrada su queste dune è stato un mix di adrenalina e stupore.

Una volta arrivati in cima a una delle dune più alte, ci siamo fermati per ammirare la vista: davanti a noi l’immensità del deserto che si incontra con il blu dell’oceano. Non ci sono parole per descrivere quanto fosse spettacolare… solo IMMENSO!

What to do:

  • Non perdetevi l’escursione in 4x4 nel deserto di Sandwich Harbour.

  • Chiedete al driver di portarvi sulle dune più alte: da lì si gode la vista più mozzafiato, dove il deserto abbraccia l’oceano!



Day 6. Spitzkoppe|160km (115km asfalto e 45km sterrato)|2:30h

Sistemazione: Spitzkoppe Rest Camp

Partiamo alla scoperta del DAMALARAND, regione semidesertica ed estremamente arida. Qui la terra appartiene alla gente, incontrerete per strada molti villaggi di indigeni. Il senso della solitudine e le emozioni che suscitano questi incredibili scenari sono indimenticabili ed i tramonti infuocati tra i grossi roccioni di arenaria rossa rimarranno indelebili nelle vostre menti.

Raggiungiamo la location dove passeremo la notte, Spitzkoppe detto il Cervino d’Africa, un gruppo di picchi di granito che si elevano nel deserto del Namib. Qui il paesaggio è surreale, montagne tra le distese desertiche!

Il camping è molto bello, abbiamo fatto un bel barbecue, ci siamo goduti il tramonto sulle rocce rosse e ovviamente abbiamo guardato le stelle, mai viste così tante stelle, un cielo pazzesco. 


WHAT TO DO: 

  • Godetevi il camping, la tranquillità e la pace, ma soprattutto godetevi il cielo di notte, un’infinità di stelle che solo in posti così remoti e lontani dalla civiltà (poco inquinamento luminoso) riuscirete a trovare.



Day 7. Brandberg White Lady|130km sterrato|3 ore circa

Sistemazione: White Lady Lodge


Tappa di relax. Dopo un po’ di giorni di transfer e attività varie, ci siamo fermati al lodge di White Lady dove ci siamo rilassati in piscina a prendere un po’ il sole. Nell’area sono presenti gli elefanti del deserto ma quel pomeriggio non li hanno avvistati in zona quindi abbiamo optato per una pizza e una birretta in compagnia degli opossum. Cena al camping dove abbiamo assistito a canti e balli tradizionali di un gruppo di persone del villaggio vicino.



Day 8|9|10|11. Etosha National Park

Sistemazione: Halali Rest Camp – Parco Etosha


Siamo partiti prima dell’alba per vedere la terra immensa colorarsi di mille sfumature di rosso, arancione, rosa … Colazione lungo la strada con una buona tazza di caffè e le nostre mitiche fette biscottate con burro d’arachidi e marmellata di lamponi. Lungo il tragitto ci siamo fermati a visitare un villaggio Himba, sede di un orfanotrofio: l’Otjikandero Himba Orphan Village. Gli Himba, “il popolo rosso”, un popolo affascinante, ricco di tradizioni immutate nel tempo come l’usanza delle donne di cospargersi il corpo e i capelli con una mistura argillosa di burro, erbe e ocra, che conferisce alla loro pelle la tipica colorazione vermiglia.​​​​​​​



Dopodiché siamo ripartiti in direzione dell’Etosha National Park e qui è iniziata la nostra avventura di safari africano; per due giorni abbiamo girato buona parte del parco avvistando quasi tutte le specie di animali; mi sembrava di essere immersa in un vero e proprio documentario.

Siamo entrati dall'Andersson Gate e abbiamo soggiornato sempre nello stesso campeggio all'interno del Parco*,  abbiamo girato sempre con la nostra macchina in autonomia seguendo la mappa (comprata al gate di entrata) e solo una mattina abbiamo fatto un tour guidato.


Etosha National Park
Etosha National Park

Giornate nel parco Etosha


L’Etosha National Park ha un’estensione di 22.270 kmq ed è uno dei parchi più grandi dell’Africa, si contano più di 340 specie di uccelli e circa 120 specie di mammiferi.


Partenza tutte le mattina all'apertura del cancello e girovagare per tutta la giornata nel Parco, noi abbiamo suddiviso le giornate per zone (e non siamo riusciti ovviamente a vedere tutto il Parco, ma essendo periodo di secca tutti gli animali erano concentrati nelle pozze più conosciute.)


A grandi linee, Okondeka ottima al mattino presto e tardo pomeriggio per i leoni (qui abbiamo visto i nostri primi leoni tra cui il momento della caccia con uno gnu), la zona immediatamente alla destra di Okakuejio ovvero le pozze Pan, Gemsbokvlakte, Aus, Olifantsbad sono ottime per avvistare elefanti, zebre, giraffe, springboek, gnu, facoceri ... qui abbiamo visto un insieme di erbivori pazzesco sembrava di essere sull'arca di Noe, BELLISSIMO. 


Nei dintorni di Halali vi consiglio la pozza di Rietfontein e anche quella di Goas, ottima per i leoni, gli elefanti e gli erbivori. Noi abbiamo avvistato i leoni a Goas e una mandria di più di 400 zebre a Rietfontein. Inoltre, bellissima la vista sul Pan delle pozze di Sueda e Salvadora, frequentate da leoni e ghepardi. Nella zona di Namutomi, abbiamo girato in macchina e non ci siamo mai fermati alle pozze, ma era meno vissuta rispetto alla zona di Okakueijo e Halali, sulla strada però abbiamo avvistato tre ghepardi che ci hanno attraversato la strada e tanti elefanti. 

Interessante anche la possibilità di andare alle pozze dei campeggi dove si può stare tutta la notte a guardare gli animali nel loro habitat. 


Nel parco Etosha conviene fare i safari scegliendo una pozza, fermarsi presso di essa per un po’ di tempo aspettando gli animali, che non girare di continuo per le strade del parco, ma ciò dipende dalla quantità di acqua presente nel parco, se c’è molta acqua le pozze sono poco frequentate, viceversa poca acqua sono frequentatissime. Scegliete una giusta via di mezzo tra le due cose in modo da vedere parte del parco e avere buone possibilità di avvistamento degli animali.


WHAT TO DO: 

  • Vi consiglio di prenotare il camping all'interno del Parco perchè così potete partire con il safari alle prime luci dell'alba, altrimenti se rimanete nei camping fuori dovrete aspettare l'apertura dei cancelli che non è mai prima di quella dei camping interni. Inoltre, ricordatevi di fare una bella spesa prima di entrare perchè ovviamente i prezzi dei pochi supermercati interni sono molto più alti rispetto all'esterno del Parco.  


  • Comperare all'entrata del Parco (Andersson Gate) il libro contenente la mappa dell’Etosha con il nome dei campi e delle pozze e la distanza chilometrica interposta tra di essi in modo da agevolare il vostro safari e saper gestire al meglio i tempi.


  • Partite la mattina presto per il safari non appena aprono i cancelli del campeggio. Ricordatevi che dovete rientrare nel campo prima che chiudano i cancelli (al tramonto), quindi verificate sempre gli orari di chiusura. Con la macchina non potete abbandonare i percorsi indicati, non potete MAI scendere dall’automezzo. 


  • Fate un check nei vari libri di avvistamenti dei vari Gate in giornata per capire dove sono stati avvistati soprattutto gli animali più difficili da vedere come leoni, ghepardi, leopardi ... così avrete sicuro più possibilità di raggiungere la pozza dove sono stati avvistati nel breve periodo.. 



Day 12. Etosha|Otjiwarongo|320km (220km asfalto, 100km sterrato)|3:30 ore circa

Sistemazione: Frans Indongo Camp Site


Giorno fortunato! Prima pozza della giornata e ultima del safari ed abbiamo avvistato una famiglia di leoni e quindi ci siamo fermati 3 ore alla pozza a guardare la loro vita quotidiana; solo noi, i piccoli, il leone e la leonessa. Emozionante! 


Dopodiché a malincuore abbiamo salutato il Parco e siamo partiti verso la nostra ultima destinazione: un bellissimo lodge sulla strada del rientro verso Windhoek. Ci siamo rilassati nella zona piscina e poi abbiamo brindato al nostro viaggio con un mega tramonto sulla prateria africana. 



Day 13. Otjiwarongo|Windhoek|350km circa (320km asfalto, 30km sterrato)|4:00 ore circa 

Come ultimo giorno, abbiamo visitato in mattinata il CCF, centro di recupero per i ghepardi, dove abbiamo fatto una visita guidata e abbiamo visto correre i ghepardi, qui il sito https://cheetah.org/get-involved/visit-ccf


Per pranzo abbiamo fatto tappa al famoso Joe's Beerhouse dove abbiamo assaggiato lo spiedino con tutte le carni più pregiate della Namibia (Zebra, Kudu, Orice, Sprinbok, Coccodrillo).

Dopodiché abbiamo riconsegnato il mitico furgonato e a malincuore abbiamo lasciato questa bellissima Terra.



 
 
 

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